Fino a che l'opera non รจ compiuta riesco a vederla solamente per squarci, le tessere si dispongono nello spazio, hanno tacchi che risuonano, battono ritmi sincopati, simili a danze che un'orchestrina, ben sistemata dentro la mia nuca, esegue con brio vivace e gaio.
Il lavoro cresce come una vegetazione lussuriosa, mi ci immergo fino a toccarne il corpo pulsante, fino a cadere dentro l'essenza della sua forma, fino a far parte della materia che lo compone, mentre divengo, io stessa, epifania di suoni e colori.