Domenico Ghirlandaio definiva il mosaico "la vera pittura per l'eternità", ed il Tempo, quando mi immergo nella creazione di un mio lavoro, è la pezza di tessuto che srotolo con lentezza, saggiandone di tanto in tanto la trama, a volte ruvida e croccante, a volte setosa e morbida, sempre calda tra le mie mani.
Nei miei mosaici metto in scena la luce.
La luce dei colori, polifonia di suoni che parlano all'occhio e al suo guardare; uno sguardo che, prima di essere donato, deve essere festa per la mia pupilla, vocabolo di pietra o vetro che illumina il mio pensiero.
Un occhio di bue accende la tavola dove depositerò le tessere e, mentre tutto si va creando, una fessura si apre dietro la mia nuca ed io comprendo, con certezza, che tutto era già nato, da qualche parte, molto tempo fa.